Le pompe utilizzate in acquariofilia hanno avuto, in fondo, ben poche evoluzioni. Inizialmente c’era un alberino in acciaio, tenuto in sede da gommini abbastanza rigidi, su cui girava il magnetorotore. Questi alberini, nel tempo, sono diventati in ceramica (o anche altri materiali come il titanio, ma la maggior parte sono in ceramica). Negli ultimi anni c’è stata una grande diffusione di pompe che montano magnetorotori con alberino integrato che scorre su boccole in ceramica tenute in sede da gommini elastici. Questo tipo di pompe, salvo magnetorotori difettosi (sbilanciati) o boccole difettose (con troppa tolleranza e può capitare) sono molto silenziose in quanto le vibrazioni sono molto ridotte rispetto al passato. C’è un “però”: le tolleranze ammesse per ottenere vibrazioni quasi nulle, devono essere bassissime. Questo significa che in alcune situazioni possono manifestarsi dei problemi che causano surriscaldamento, rumorosità, mancate partenze, bloccaggio.
Le situazioni in cui possono nascere problemi sono sostanzialmente tre: presenza di aria nel vano del magnetorotore (pompe di schiumazione), precipitazioni di Ca e/o carbonati o grande presenza di questi elementi nell’acqua (pompe di reattori), sporcizia (mancata manutenzione delle pompe di risalita e/o di movimento).
Nel primo e secondo caso si accumula calcio e/o carbonato tra la boccola in ceramica e l’alberino; questo fa aumentare l’attrito con conseguente surriscaldamento, fino al blocco dell’alberino nella boccola. Nel caso di magneti in ferrite, di solito, a questo punto avviene il blocco; nel caso di magneti in neodimio (molto più potenti), spesso la boccola si “salda” all’alberino, continuando la rotazione nel gommino che si consuma rapidamente. Poi avviene il blocco.
Una manutenzione periodica delle pompe può prevenire il fenomeno, mentre è fondamentale che si osservino alcune regole e si faccia attenzione ad alcuni “segnali”.
La cosa principale è fare manutenzione alle pompe ogni volta che c’è una precipitazione di calcio e/o carbonati. Se si usano integratori tipo A+B, controllare periodicamente le pompe, così come se si usa un reattore non perfettamente tarato. Usare sale con contenuto di calcio elevato ci obbliga a controlli più frequenti, ma anche se usiamo acqua di rubinetto per sciogliere il sale.
Il mio consiglio è di non farsi prendere dalla pigrizia, specie quando ancora non si conoscono a fondo vasca ed attrezzature o fino a quando la vasca non è stabile. Effettuare controlli più frequenti ci mette al riparo da sorprese che possono anche arrivare a farci perdere la vasca. Stare attenti a segnali banali come surriscaldamento (basta poggiare una mano sulla pompa), aumento delle vibrazioni, riduzione delle prestazioni, può farci prevenire il problema.
La manutenzione è semplice: immergere le estremità dell’alberino in una soluzione di acqua ed acido cloridrico (blanda) o aceto puro per qualche minuto; se la boccola è bloccata sull’alberino, usare una soluzione più concentrata fino al distacco e sostituire gommini e boccole. Evitare, se possibile, l’immersione totale nell’acido perché questo potrebbe intaccare il rivestimento del magnete. Se ci sono incrostazioni di calcare all’intero della sede cilindrica del magnetorotore, riempire questa parte di aceto o una soluzione blanda di acqua ed acido cloridrico.
Evitare soluzioni troppo concentrate di acido cloridrico (muriatico) e non respirarne i vapori che sono pericolosi per le vie respiratorie.
Un altro consiglio è di effettuare manutenzione a tutte le pompe un paio di settimane prima delle vacanze: il caldo, di solito, è causa di problemi maggiori ma bisogna darsi un minimo di tempo, prima di assentarsi da casa, per verificare che le pompe funzionino perfettamente.

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